Cari Amici di S. Alberto,
cari Amici della Croce,
ci ritroviamo nella prossimità di questo S. Natale per condividere la grazia della fede, i doni che il Signore ci ha elargito in questo ultimo periodo, e per manifestarci l’augurio di un’autentica rinascita cristiana della nostra vita, in occasione della S. Natività.
Un Natale, questo, che si pone subito dopo la conclusione di un tempo di particolare grazia, che è stato l’ANNO DELLA FEDE.
Siamo tutti invitati a riconoscere ed a ringraziare Dio per i doni spirituali e materiali che abbiamo ricevuto nel corso di questo anno.
All’Eremo il Signore ci ha concesso di approfondire il significato ed il valore della fede, soprattutto in occasione della preparazione alla festa di S. Alberto, ed il frutto è stato raccolto nel libretto: “L’obbedienza della fede”, un semplice sussidio che può iniziare ad una comprensione riflessa di questa dimensione fondamentale della vita cristiana.
Durante i ritiri del secondo sabato del mese, abbiamo preso in considerazione le figure di 11 beati, uomini e donne, che hanno vissuto il secolo scorso o alla fine dell’800, che con la loro incondizionata adesione alla volontà di Dio, seguendo percorsi diversi, sono ascesi alla vetta della santità, e sono stati proposti dalla Chiesa come modelli di vita cristiana.
In questo anno ho avuto la grazia di accompagnare fratelli e sorelle in un cammino spirituale che li ha portati ad un incontro più profondo con la persona di Gesù e, di conseguenza, ad una vita cristiana più coerente.
Il Signore, corrispondendo in maniera sorprendente alla mia preghiera, il 25 luglio del corrente anno ha chiamato serenamente a sé, nel suo Regno, il mio carissimo papà, facendogli fare una santa morte.
Anche se provato da qualche disturbo fisico, ho avuto la possibilità di mantenere i miei impegni di preghiera e di servizio ministeriale. Di tutto questo rendo grazie al Signore dal più profondo del cuore.
Altre due cose vorrei ricordare.
L’elezione ed il ministero di Papa Francesco sono stati, in questo anno della fede, da poco concluso, uno dei doni più grandi per tutta la Chiesa.
La sua esortazione apostolica “Evangelii gaudium” ritengo sia un documento che vada letto ed approfondito, non solo dai vescovi e dai sacerdoti, ma da tutti i credenti, che vi troveranno delle indicazioni preziose per una autocomprensione della fede e della vita cristiana nel mondo contemporaneo, e delle indicazioni estremamente concrete per un cammino di rinnovamento interiore della vita di tutta la Chiesa e, quindi, di ogni singolo cristiano che ne fa parte.
Un evento che, invece, riguarda la vita dell’Eremo è che quest’anno si è potuto allestire nella Chiesa del Santuario, un presepe degno di questo nome, attraverso il prezioso impegno di un nostro collaboratore, particolarmente capace, con una consolidata esperienza alle spalle, che ha voluto mettere a disposizione del Santuario la propria competenza.
Questa opportunità è stata l’occasione per dare alle stampe un libro di preghiere intitolato “Davanti al presepe”, da me elaborato alcuni anni or sono, che per svariati motivi non ero ancora riuscito a pubblicare.
Si tratta di una serie di preghiere da fare davanti al presepe, in chiesa o a casa, per entrare nel mistero del Natale.
Uno stimolo per non andare a vedere il presepe, correndo il rischio di limitarsi ad ammirarne la fattura, e riducendosi a dire, magari, un’Ave Maria, ma a pregare davanti al presepe, cioè approfittare di tale occasione per mettersi in ascolto di ciò che il Signore ci vuole dire in questa circostanza di particolare grazia; di entrare nel mistero della Natività, incontrandoci con Gesù Bambino, Maria, Giuseppe, gli Angeli, i pastori, i Magi, per ricevere un dono di comprensione e di consolazione che ci permetta di vivere bene il Natale, di comprenderne il valore salvifico e soprattutto di lasciarci toccare dall’amore di Dio, che attraverso Gesù che viene nel mondo, vuole colmare il cuore di tutti i suoi figli.
A tutti l’augurio di un Santo Natale.
P. Felice Traversa m.d.
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